Il progetto intende innanzitutto restituire alla Lama il ruolo di infrastruttura naturale inserita in un complesso sistema territoriale, per valorizzarne l'identità ed aumentare la sicurezza del territorio.
Mediante operazioni di sottrazione, implementazione ed integrazione degli elementi forti che la costituiscono, si originerà un paesaggio complesso in grado di raccontare la sua storia e di aprirsi alle funzioni didattiche e ludiche.
I percorsi garantiranno una piena accessibilità dalla superficie fino ai livelli più bassi; al contempo, saranno strumento di unione tra i diversi ambiti che la compongono e il territorio circostante. Il rafforzamento della vegetazione esistente e l'inserimento di un linguaggio paesaggistico contemporaneo restituiranno un paesaggio vario ed armonioso.
Lama e pineta - I principali interventi prevedono la pulizia e profilazione dell'alveo della Lama, per creare, dove la topografia lo consente, delle zone di espansione che accoglieranno le piene massime. Sistemi di briglie, salti artificiali e gabbionate, verranno invece utilizzati nei punti più critici, per rallentare e rompere il flusso delle acque, prima che si immetta nei tratti intubati.
Obiettivo principale sarà l'eliminazione degli argini artificiali e della presenza fortemente antropica attuale e la conseguente rinaturalizzazione dell'alveo della Lama, che si caratterizzerà come una grande bio swale, un rain garden simile a quelli dell’area dei campi sportivi a scala più ampia, ma con le stesse specie vegetali (i salici, la veronica, gli iris, e l’euforbia). Salendo verso i versanti naturali, la lama si trasforma in pineta, i cui alberi verranno potati e messi in sicurezza ed eliminati dove necessario. Le specie del sottobosco esistenti verranno integrate allo scopo di non lasciare il suolo nudo, così da diminuire l’effetto dell’erosione. Le specie scelte dovranno poter sopravvivere alla totale ombra, alla competizione con le radici superficiali dei pini e all’acidità dei loro aghi: acanto e Ajuga repens, dalle alte capacità rizomatose e dalle fioriture colonnari, la pachysandra che creerà fitti cuscini verdi, e di nuovo un iris, lo japonica, specie sempreverde con una particolare fioritura precoce; proseguendo la stagione arbusti di Hydrangea serratifoglia si inerpicheranno tra i tronchi dei pini per creare delle fioriture alte 4 metri bianche durante l’estate, mentre a settembre sarà il turno degli ellobori ad accendere i colori al di sotto dei pini. Sui versanti della Lama si svilupperanno le tre tipologie di percorsi che caratterizzeranno e legheranno tutti gli ambiti: partendo da una tipologia di percorso contraddistinto da una pavimentazione completamente permeabile in terra battuta, alternato ad una passerella flottante con traversi in acciaio con decking in legno ricostruito ed infine una passerella aerea in acciaio con balaustra in acciaio e camminamento in legno che collegherà in futuro la zona dei terrazzamenti con il giardino delle rose, permettendo una visione e un'esperienza unica di percezione della lama stessa.
Campi sportivi - L’intervento in questa zona prevede la trasformazione di un'area attualmente spoglia in una zona fruibile sia dai ragazzi dell'Istituto Agrario, che da un pubblico esterno grazie all'accesso carrabile dalla strada laterale, che sarà ripristinato, messo in sicurezza e dedicato alle persone diversamente abili e ai mezzi di soccorso. L'attuale campo da gioco sarà ripensato prevedendo due campi polifunzionali dove si possono esercitare diversi sport, come calcetto, basket e pallavolo, sul lato dei quali sarà prevista anche una pista di atletica. Sul lato sud dell'area ci sarà una gradinata inerbita da utilizzare come tribuna che si perderà nel rain garden che incornicerà tutta la zona sportiva e che permetterà alla stessa di essere preservata dall'irruenza delle acque. Questo sistema di accumulo delle acque superficiali del tipo rain garden sarà in grado di raccogliere grandi quantità d'acqua provenienti dalla strada e dalla pineta posta a sud-est, oltre a quella che defluirà dai campi da gioco.
L'acqua verrà lentamente infiltrata e condotta verso la Lama, ma al contempo contribuirà a sviluppare una vegetazione caratterizzata da piante palustri, così chiamate perché capaci di rievocare paesaggi umidi anche in assenza di uno specchio d’acqua permanente grazie alla loro grande adattabilità; il Salix caprea sarà l’alberatura che con la sua chioma argentea farà da struttura, mentre in forma arbustiva il Salix purpurea contribuirà forte vigoria di portamento e con il colore scarlatto del tronco nel periodo invernale.
Le altre specie erbacee selezionate si distinguono per le loro fioriture e le silhouttes, richiamando le specie del giardino contemporaneo: la Veronicastrum virginicum “Erika”, l’Iris pseudoacorus alba, l’Euphorbia palustris e la Bistorta amplexicaulis. Le nuove aiuole attorno ai padiglioni in corten, che ospiteranno servizi igienici e spogliatoi per gli atleti e un deposito delle attrezzature sportive, saranno caratterizzate da lievi pendi, pensati per schermare e potenziare coni ottici, e ricoperti dalla stesse specie del giardino contemporaneo delle nuove aiuole della zona d’ingresso (carpino bianco, achillee, verbena, lippia, stipa e salvie).
Luogo
Andria (BT)
Data
11 aprile 2024
Cliente/ente
Provincia BT
Team
Massimiliano Cafagna _ architetto paesaggista, Clara Bulfoni _ architetto paesaggista, Francesca Tita _ architetto paesaggista, Giulio Bruschi _ agronomo paesaggista, Federico Zomero _ architetto paesaggista, Luca Colomban _ architetto paesaggista, CG ASSOCIATI SRLS _ geologo, Marina Strippoli _ architetto - sicurezza
Tipologia
installazione & landscape
Premi e riconoscimenti
Progetto finalista, SECONDO GRADO _ 1° classificato | Concorso di Progettazione in due gradi per il recupero ambientale della Lama di S. Margherita in Lamis attigua al Santuario della Madonna di Miracoli e all’omologo complesso monastico in agro di Andria.
Referenze online
Provincia BT
Il progetto intende innanzitutto restituire alla Lama il ruolo di infrastruttura naturale inserita in un complesso sistema territoriale, per valorizzarne l'identità ed aumentare la sicurezza del territorio.
Mediante operazioni di sottrazione, implementazione ed integrazione degli elementi forti che la costituiscono, si originerà un paesaggio complesso in grado di raccontare la sua storia e di aprirsi alle funzioni didattiche e ludiche.
Luogo
Andria (BT)
Data
11 aprile 2024
Cliente/ente
Provincia BT
Team
Massimiliano Cafagna _ architetto paesaggista, Clara Bulfoni _ architetto paesaggista, Francesca Tita _ architetto paesaggista, Giulio Bruschi _ agronomo paesaggista, Federico Zomero _ architetto paesaggista, Luca Colomban _ architetto paesaggista, CG ASSOCIATI SRLS _ geologo, Marina Strippoli _ architetto - sicurezza
Tipologia
installazione & landscape
Premi e riconoscimenti
Progetto finalista, SECONDO GRADO _ 1° classificato | Concorso di Progettazione in due gradi per il recupero ambientale della Lama di S. Margherita in Lamis attigua al Santuario della Madonna di Miracoli e all’omologo complesso monastico in agro di Andria.
Referenze online
Provincia BT