RICREA
Il progetto ha l'obiettivo di sfruttare al massimo le potenzialità dei materiali di recupero riducendo gli sprechi, i tagli e l'acquisto di nuovi materiali, per rendere l’intera struttura e il suo processo di realizzazione semplice, con l’impiego di maestranze non professioniste ed economico, utilizzando quasi esclusivamente i materiali a disposizione. La struttura principale si articola in un insieme di direttrici pedonali formate da passerelle che ricordano i vicoli del centro storico di Lecce, che collegano i singoli monumenti sintetizzati e iconizzati nelle installazioni.
L’intero progetto è pensato come un insieme modulare di strutture indipendenti, realizzabili in un unico intervento o singolarmente, mantenendo pur sempre la loro funzione e permette di adattarsi alle esigenze del luogo, dei materiali e dei tempi di realizzazione. L'installazione è concepita per non avere parti mobili e oggetti architettonici pericolosi per il fruitore, evitando quindi strutture poco stabili o dove ci possa arrampicare in condizione di scarsa sicurezza.
L'intervento si sviluppa attorno all’idea di piazza intesa come spazio pubblico iconico e quindi anche tutti i suoi “simili” come il teatro e il castello, luoghi di aggregazione definiti da dei confini architettonici che suggeriscono l’interazione personale in quanto incitano le persone a stazionare nello stesso spazio.
La volontà è quindi quella di creare degli spazi che favoriscano la socializzazione tra chi li vive in maniera libera e flessibile, dando la possibilità di cambiare funzione e svolgere più attività nello stesso luogo, che si trasforma da teatro a cinema a parco giochi.
L’intero insieme di strutture immaginate come singole “isole” che formano un piccolo arcipelago di luoghi di aggregazione ideali per diverse attività, vuole richiamare alla mente un ecosistema lontano dal sovraffollamento digitale e dall’antropizzazione, in uno spazio semplice e lineare che rifunzionalizza un'area vuota senza identità, attualmente priva di strutture che possano renderla fruibile e funzionale.
Le installazione polifunzionali presenti nel parco andranno ad integrare il sistema di funzione presenti nelle immediate vicinanze dell’area di progetto senza sovrapporsi o sostituirle, ma cercando di interagire con gli spazi pubblici già presenti e attivi.
L'installazione trovandosi in un parco ricco di alberi non altera l’attuale disposizione delle specie arboree e non prevede espianti o abbattimenti, si adatta al contesto allungandosi e dilatandosi in funzione del sistema naturale già presente e integrando con interventi puntuali nel suo interne piante non presenti come aromatiche e fiori.
L’installazione pensata per il parco è riproducibile e adattabile ad altri spazi, può essere immaginata anche ad una diversa scala, aggregando più moduli uguali per creare ad esempio un cinema con più sedute. Oppure colmando una pendenza del terreno o un dislivello del sito di installazione con un sistema di cordate sempre in pallet per rendere fruibilei i vari spazi. La natura modulare e di semplice realizzazione dell’installazione fa si che i materiali che subiranno l’effetto delle intemperie e quindi si degraderanno nel tempo potranno essere sostituiti senza dover smontare l’intera struttura ma solo alcune parti. Questo garantisce una lunga durata nel tempo e permette di continuare a sviluppare un sistema di singole architetture sempre tutte perfettamente fruibili.
La Piazza
La struttura quadrangolare della piazza viene sintetizzata in un unico spazio con una grande gradinata che diventa platea, contrapposta al grande muro di pallet che potrà essere utilizzato come grande schermo per i cinema all’aperto o fondale scenico polivalente. L’accesso alla seduta è permesso da una cordata sul lato posteriore affiancata ad un giardino aromatico e floreale installato nei cassoni in legno.
La porta
L’ingresso all’intero sistema di spazi è segnato da due porte che hanno come obiettivo quello di diventare i due nuovi landmark del parco, la prima rivolta verso la strada segna l’ingresso al sitema di installazioni architettoniche, la seconda l’ingresso simbolico nella parte più’ naturale del parco. La forma stilizzata della porta con le casse sulla facciata rivolta verso la strada a ricordare le semicolonne richiama la tipologia della porta della città di cui ricca la Lecce e sottolinea l’ingresso in un spazio architettonico come le porte della città di Lecce segnano l'ingresso nel centro storico.
Il Castello
La sintesi grafica, attraverso i moduli costruttivi, della pianta del Castello Carlo V di Lecce rappresenta un luogo definito con più spazi singoli ed una “corte” principale. Lo spazio racchiuso dalla leggera struttura in legno che sintetizza le mura del castello diventa il supporto di una maglia di cavi polifunzionali, sui quali agganciare dei teli ombreggianti, appendere un sistema di illuminazione oppure dei teli verticali per definire lo spazio. questo sistema modulare di cavi rende lo spazio flessibile e attrezzabile in più aree funzionali.
La volta
La struttura voltata ricostruisce la forma di una volta a botta, elemento costruttivo caratterizzante la metodologia costruttiva degli edifici in pietra salentini. Lo spazio che genera la forma semplice della volta a botte diventa l’unico spazio all’ombra e riparato all’interno dell’insieme delle installazioni e del palco, prestandosi quindi ad essere usato come spazio performativo e aggregativo. La costruzione è un susseguirsi di moduli ad arco costruiti dall'unione dei bancali con piastre di connessione standard in metallo e consolidato con un cavo in acciaio passante attraverso degli occhielli su ogni bancale pergarantire in perfetto mantenimento della forma. L’intero sistema voltato è infine supportato da un susseguirsi di elementi rigidi.
Il teatro
Lo spazio ellittico ricostruito soltanto nella sua geometria ridisegna le linee planimetriche dell’anfiteatro parzialmente interrato in piazza Sant Oronzo a Lecce. Il vuoto che ne deriva diventa un parco giochi con sabbia silicea adatta al gioco e non dannosa, circondato da una passerella in legno e una struttura verticale che lo ricollega all’intero sistema, ideata per essere polifunzionale potrà essere il supporto di una struttura ombreggiante verticale sintetica o composta da piante rampicanti.
Premi e menzioni
Menzione Speciale “Ricrea”, concorso di progettazione per il riuso del legno nel parco del quartiere Santa Rosa di Lecce
Referenze online
—
Luogo
Lecce
Data
02 agosto 2019
Cliente/Ente
CNH Industrial, Comune di Lecce e Associazione di Promozione Sociale BiEM-BioEdilizia Mediterranea
Team
Massimiliano Cafagna, Vincenzo Guarini, Pasquale Iaconantonio
Tipologia
Architettura & urban design
Materiali
Scarti degli imballaggi in legno provenienti da CNH Industrial di Lecce
RICREA
Il progetto ha l'obiettivo di sfruttare al massimo le potenzialità dei materiali di recupero riducendo gli sprechi, i tagli e l'acquisto di nuovi materiali, per rendere l’intera struttura e il suo processo di realizzazione semplice, con l’impiego di maestranze non professioniste ed economico, utilizzando quasi esclusivamente i materiali a disposizione. La struttura principale si articola in un insieme di direttrici pedonali formate da passerelle che ricordano i vicoli del centro storico di Lecce, che collegano i singoli monumenti sintetizzati e iconizzati nelle installazioni.
L’intero progetto è pensato come un insieme modulare di strutture indipendenti, realizzabili in un unico intervento o singolarmente, mantenendo pur sempre la loro funzione e permette di adattarsi alle esigenze del luogo, dei materiali e dei tempi di realizzazione. L'installazione è concepita per non avere parti mobili e oggetti architettonici pericolosi per il fruitore, evitando quindi strutture poco stabili o dove ci possa arrampicare in condizione di scarsa sicurezza.
L'intervento si sviluppa attorno all’idea di piazza intesa come spazio pubblico iconico e quindi anche tutti i suoi “simili” come il teatro e il castello, luoghi di aggregazione definiti da dei confini architettonici che suggeriscono l’interazione personale in quanto incitano le persone a stazionare nello stesso spazio.
La volontà è quindi quella di creare degli spazi che favoriscano la socializzazione tra chi li vive in maniera libera e flessibile, dando la possibilità di cambiare funzione e svolgere più attività nello stesso luogo, che si trasforma da teatro a cinema a parco giochi.
L’intero insieme di strutture immaginate come singole “isole” che formano un piccolo arcipelago di luoghi di aggregazione ideali per diverse attività, vuole richiamare alla mente un ecosistema lontano dal sovraffollamento digitale e dall’antropizzazione, in uno spazio semplice e lineare che rifunzionalizza un'area vuota senza identità, attualmente priva di strutture che possano renderla fruibile e funzionale.
Le installazione polifunzionali presenti nel parco andranno ad integrare il sistema di funzione presenti nelle immediate vicinanze dell’area di progetto senza sovrapporsi o sostituirle, ma cercando di interagire con gli spazi pubblici già presenti e attivi.
L'installazione trovandosi in un parco ricco di alberi non altera l’attuale disposizione delle specie arboree e non prevede espianti o abbattimenti, si adatta al contesto allungandosi e dilatandosi in funzione del sistema naturale già presente e integrando con interventi puntuali nel suo interne piante non presenti come aromatiche e fiori.
L’installazione pensata per il parco è riproducibile e adattabile ad altri spazi, può essere immaginata anche ad una diversa scala, aggregando più moduli uguali per creare ad esempio un cinema con più sedute. Oppure colmando una pendenza del terreno o un dislivello del sito di installazione con un sistema di cordate sempre in pallet per rendere fruibilei i vari spazi. La natura modulare e di semplice realizzazione dell’installazione fa si che i materiali che subiranno l’effetto delle intemperie e quindi si degraderanno nel tempo potranno essere sostituiti senza dover smontare l’intera struttura ma solo alcune parti. Questo garantisce una lunga durata nel tempo e permette di continuare a sviluppare un sistema di singole architetture sempre tutte perfettamente fruibili.
La Piazza
La struttura quadrangolare della piazza viene sintetizzata in un unico spazio con una grande gradinata che diventa platea, contrapposta al grande muro di pallet che potrà essere utilizzato come grande schermo per i cinema all’aperto o fondale scenico polivalente. L’accesso alla seduta è permesso da una cordata sul lato posteriore affiancata ad un giardino aromatico e floreale installato nei cassoni in legno.
La porta
L’ingresso all’intero sistema di spazi è segnato da due porte che hanno come obiettivo quello di diventare i due nuovi landmark del parco, la prima rivolta verso la strada segna l’ingresso al sitema di installazioni architettoniche, la seconda l’ingresso simbolico nella parte più’ naturale del parco. La forma stilizzata della porta con le casse sulla facciata rivolta verso la strada a ricordare le semicolonne richiama la tipologia della porta della città di cui ricca la Lecce e sottolinea l’ingresso in un spazio architettonico come le porte della città di Lecce segnano l'ingresso nel centro storico.
Il Castello
La sintesi grafica, attraverso i moduli costruttivi, della pianta del Castello Carlo V di Lecce rappresenta un luogo definito con più spazi singoli ed una “corte” principale. Lo spazio racchiuso dalla leggera struttura in legno che sintetizza le mura del castello diventa il supporto di una maglia di cavi polifunzionali, sui quali agganciare dei teli ombreggianti, appendere un sistema di illuminazione oppure dei teli verticali per definire lo spazio. questo sistema modulare di cavi rende lo spazio flessibile e attrezzabile in più aree funzionali.
La volta
La struttura voltata ricostruisce la forma di una volta a botta, elemento costruttivo caratterizzante la metodologia costruttiva degli edifici in pietra salentini. Lo spazio che genera la forma semplice della volta a botte diventa l’unico spazio all’ombra e riparato all’interno dell’insieme delle installazioni e del palco, prestandosi quindi ad essere usato come spazio performativo e aggregativo. La costruzione è un susseguirsi di moduli ad arco costruiti dall'unione dei bancali con piastre di connessione standard in metallo e consolidato con un cavo in acciaio passante attraverso degli occhielli su ogni bancale pergarantire in perfetto mantenimento della forma. L’intero sistema voltato è infine supportato da un susseguirsi di elementi rigidi.
Il teatro
Lo spazio ellittico ricostruito soltanto nella sua geometria ridisegna le linee planimetriche dell’anfiteatro parzialmente interrato in piazza Sant Oronzo a Lecce. Il vuoto che ne deriva diventa un parco giochi con sabbia silicea adatta al gioco e non dannosa, circondato da una passerella in legno e una struttura verticale che lo ricollega all’intero sistema, ideata per essere polifunzionale potrà essere il supporto di una struttura ombreggiante verticale sintetica o composta da piante rampicanti.
Premi e menzioni
Menzione Speciale “Ricrea”, concorso di progettazione per il riuso del legno nel parco del quartiere Santa Rosa di Lecce
Referenze online
—
Luogo
Lecce
Data
02 agosto 2019
Cliente/Ente
CNH Industrial, Comune di Lecce e Associazione di Promozione Sociale BiEM-BioEdilizia Mediterranea
Team
Massimiliano Cafagna, Vincenzo Guarini, Pasquale Iaconantonio
Tipologia
Architettura & urban design
Materiali
Scarti degli imballaggi in legno provenienti da CNH Industrial di Lecce