L’identità di un luogo non si esplica solo attraverso la contemplazione delle vestigia del passato, bensì anche con l’esaltazione e la fruizione del presente.
L’intervento progettuale mira alla creazione di un sistema di percorsi e volumi che possano rendere leggibile la realtà composita del sito, cercando di fornire strumenti e servizi che aiutino a decifrare consapevolmente le tracce che il tempo ha lasciato e che possano valorizzare il patrimonio materiale e immateriale a noi pervenuto.
Tutti gli edifici oggetto di intervento sono stati concepiti partendo da un unico morfema che, a seconda della funzione che ospita, viene declinato in maniera differente al fine di garantire una progettazione organica e al contempo rispondere alle necessità che ogni destinazione d’uso richiede. L’utilizzo dell’arco e della volta a botte, derivante dallo studio dei sistemi costruttivi adoperati in antichità, ha lo scopo di creare delle spazialità definite dalla forma architettonica.
Gli ambienti, così individuati, non necessitano di ulteriori partizioni per definire internamente gli spazi e risultano versatili nel loro utilizzo.
Il dialogo degli edifici con il paesaggio circostante è salvaguardato da una progettazione che, nelle sue forme, rispetta il contesto storico e paesaggistico di notevole rilevanza nel quale si inserisce, seguendo le linee guida desunte dal D.I.S.A.
L’Antiquarium è costituito da una sequenza di 5 gallerie, modulari e parallele, che tracciano lo spazio, invece di dividerlo, favorendo un utilizzo versatile dell’ambiente destinato all’esposizione dei resti antichi. Tuttavia, per per poter assolvere a molteplici funzioni in contemporanea ai percorsi di visita, sono stati inseriti dei pannelli “scorrevoli e rotanti” che, a seconda delle necessità possono essere posizionati ed allestiti in maniera diversa. La flessibilità e la totale apertura degli ambienti garantiscono un notevole aumento delle superfici e degli spazi espositivi che, integrati ad una visita guidata con l’utilizzo della tecnologia (Qr code - superfici tochscreen - videoproiezioni) sono in grado di offrire al potenziale turista una visita completa, esaustiva ed all’avanguardia.
“Un Museo Archeologico fuori dal Museo”- Tyndaris
La riscoperta di una struttura antica apre ad una dimensione percettiva del luogo del tutto nuova: ne modifica la topografica producendo delle improvvise discontinuità del paesaggio. Lo scavo archeologico ha il potere di modificare i luoghi in siti ma molto spesso l’archeologia è troppo debole per restituire, da sola, un’immagine di organizzazione spaziale compiuta. Le coperture e i percorsi, giustapposti organicamente alle strutture archeologiche, permettono una migliore interpretazione del modello antico -in un rapporto costruito tra chiuso e aperto, tra luoghi dello stare e luoghi del percorrere, tra luci ed ombre- non solo ad un pubblico di esperti. La strategia che il progetto della passerella e delle coperture mette in atto è proprio quella di generare un rapporto tra la testimonianza antica, la struttura che partecipa di quella immagine ed il paesaggio.
Luogo
Tindari (ME)
Data
09 febbraio 2021
Cliente/ente
Concorso di progettazione
Team
Massimiliano Cafagna, Laura Cirone, Maria Strippoli, Ornella Spadaro
Tipologia
Architettura
L’identità di un luogo non si esplica solo attraverso la contemplazione delle vestigia del passato, bensì anche con l’esaltazione e la fruizione del presente.
L’intervento progettuale mira alla creazione di un sistema di percorsi e volumi che possano rendere leggibile la realtà composita del sito, cercando di fornire strumenti e servizi che aiutino a decifrare consapevolmente le tracce che il tempo ha lasciato e che possano valorizzare il patrimonio materiale e immateriale a noi pervenuto.
Tutti gli edifici oggetto di intervento sono stati concepiti partendo da un unico morfema che, a seconda della funzione che ospita, viene declinato in maniera differente al fine di garantire una progettazione organica e al contempo rispondere alle necessità che ogni destinazione d’uso richiede. L’utilizzo dell’arco e della volta a botte, derivante dallo studio dei sistemi costruttivi adoperati in antichità, ha lo scopo di creare delle spazialità definite dalla forma architettonica.
Gli ambienti, così individuati, non necessitano di ulteriori partizioni per definire internamente gli spazi e risultano versatili nel loro utilizzo.
Il dialogo degli edifici con il paesaggio circostante è salvaguardato da una progettazione che, nelle sue forme, rispetta il contesto storico e paesaggistico di notevole rilevanza nel quale si inserisce, seguendo le linee guida desunte dal D.I.S.A.
L’Antiquarium è costituito da una sequenza di 5 gallerie, modulari e parallele, che tracciano lo spazio, invece di dividerlo, favorendo un utilizzo versatile dell’ambiente destinato all’esposizione dei resti antichi. Tuttavia, per per poter assolvere a molteplici funzioni in contemporanea ai percorsi di visita, sono stati inseriti dei pannelli “scorrevoli e rotanti” che, a seconda delle necessità possono essere posizionati ed allestiti in maniera diversa. La flessibilità e la totale apertura degli ambienti garantiscono un notevole aumento delle superfici e degli spazi espositivi che, integrati ad una visita guidata con l’utilizzo della tecnologia (Qr code - superfici tochscreen - videoproiezioni) sono in grado di offrire al potenziale turista una visita completa, esaustiva ed all’avanguardia.
“Un Museo Archeologico fuori dal Museo”- Tyndaris
La riscoperta di una struttura antica apre ad una dimensione percettiva del luogo del tutto nuova: ne modifica la topografica producendo delle improvvise discontinuità del paesaggio. Lo scavo archeologico ha il potere di modificare i luoghi in siti ma molto spesso l’archeologia è troppo debole per restituire, da sola, un’immagine di organizzazione spaziale compiuta. Le coperture e i percorsi, giustapposti organicamente alle strutture archeologiche, permettono una migliore interpretazione del modello antico -in un rapporto costruito tra chiuso e aperto, tra luoghi dello stare e luoghi del percorrere, tra luci ed ombre- non solo ad un pubblico di esperti. La strategia che il progetto della passerella e delle coperture mette in atto è proprio quella di generare un rapporto tra la testimonianza antica, la struttura che partecipa di quella immagine ed il paesaggio.
Luogo
Tindari (ME)
Data
09 febbraio 2021
Cliente/ente
Concorso di progettazione
Team
Massimiliano Cafagna, Laura Cirone, Maria Strippoli, Ornella Spadaro
Tipologia
Architettura